La storia di uno spettacolo, di un viaggio, di una lotta: attrezzatura sul carrello, bagagli in spalla e via sui treni regionali per restituire a tutti una storia di tutti, il caso ACNA, la resistenza durata un secolo contro la fabbrica della morte, la narrazione di Andrea Pierdicca Il Racconto del Fiume Rubato che, accompagnato dalla chitarra inedita di Federico Canibus, racconta liberamente i passi salienti di Cent’anni di veleno, il capolavoro di Alessandro Hellmann, una lotta sul piano ambientale, della salute, della vita.
99 date dello spettacolo replicato ovunque in tutta Italia (spiagge, rifugi di montagna, piazze, parchi, centri sociali, chiese sconsacrate, circoli, biblioteche, cascine, gelaterie) condensate in una settimana di riprese, viaggi, incontri, rappresentazioni, interviste, un anno di montaggio, l’emozionante sintesi di quasi un’ora per vivere nell’intimità ciò che questa esperienza dona e ci ha donato.
Il Viaggio del Fiume Rubato è (in altre parole) il tentativo di seguire con una videocamera la tournée dello spettacoloIl Racconto del Fiume Rubato di e con Andrea Pierdicca e Federico Canibus, dal testo di Alessandro Hellmann e per la regia di Nicola Pannelli.
Ci siamo messi in movimento, per una settimana, nel caldissimo mese di luglio 2012, affrontando le tappe del viaggio del Fiume Rubato secondo le modalità che hanno costruito la logica affascinante di questo spettacolo teatrale che ha scelto di uscire dai teatri e di svolgersi in maniera popolare, diretta, orizzontale, libera e gratuita.
Dopo una settimana trascorsa su treni e palcoscenici più o meno improvvisati di Piemonte e Liguria, abbiamo ripreso contatto ad ottobre, in Valle Susa, al presidio contro l’Alta Velocità. Lo spettacolo organizzato presso il campeggio NOTAV, proprio di fronte all’ingresso del cantiere che sta devastando la Valle Susa, mi è sembrato il modo migliore di concludere il mio viaggio con questi due teatranti, liberi, pieni di talento e senza paura di confrontarsi con il mondo. Chiudere con la partecipazione diretta alla protesta NOTAV, che ci accomuna e in cui ci riconosciamo (anche attraverso il bellissimo libro di Alessandro Hellmann), è il segno concreto che le lotte e la loro memoria sono capaci di connettere le energie e le volontà degli individui. Dalla Val Bormida alla Val di Susa.
Raccontare la storia di veleni, lotte, battaglie vinte e perse che fa riferimento all’ACNA di Cengio è la sfida che Andrea Pierdicca e Federico Canibus hanno scelto di vivere per oltre cinque anni. Ma non è l’unica. Per quanto mi riguarda, invece, l viaggio è stato l’evento totalmente inaspettato. La vera scoperta, oltre alla magia dell’evocazione di Andrea e delle luci di Fede, è stato il ripetersi, ogni data, di quella alchimia – ogni volta differente – data dall’incontro con le persone che ci hanno accolto, e che hanno provocato e permesso che questo viaggio avvenisse, spontaneamente e calorosamente.
Chi ha organizzato le 99 date della tournée de ‘Il Racconto del Fiume Rubato’ è altrettanto protagonista della storia, al pari di Andre e Fede – così come chi vi ha assistito. Tutti.
Ma non va dimenticato che nel film è protagonista il teatro, che ogni sera mette in scena un mondo, mette in scena il mondo. Attraverso le prove, le ripetizioni, i gesti, gli sguardi, i suoni, i respiri, i silenzi, le musiche, le luci e le ombre, gli applausi e l’attenzione.
Il risultato è un film documentario che ci auguriamo possa restare anche e soprattutto come strumento di coscienza, consapevolezza e resistenza. Ad altro non deve servire.
G U A R D A I L F I L M O N L I N E !
IL VIAGGIO DEL FIUME RUBATO
un film di Diego Scarponi
con Andrea Pierdicca e Federico Canibus
musiche Kata
sound design Paolo Piccardo
supporto al montaggio Silvia Caracciolo e Lorenzo Martellacci
illustrazione e grafica Alex Raso
prodotto da gargagnànfilm in collaborazione con Ass. Cult. Geronimo Carbonò
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