A Buenos Aires, nel quartiere di Almagro, c’è IMPA:
la più antica fabbrica occupata argentina.
IMPA è scuola, museo, teatro, radio, TV,
laboratori culturali, educativi, artistici.
IMPA è una città. Nel cuore di Buenos Aires.
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NOTE DI REGIA
Mettere piede in IMPA è stato per me entrare in un mondo distante, fino a quel momento conosciuto solo di riflesso e in maniera parziale. IMPA invece è grande e reale, e le vicende che la animano sono concrete, potenti, vive. La principale spinta a far conoscere questa realtà è quella di mostrare la sua irriducibile unicità e complessità, che rende questo isolato nel cuore di Buenos Aires uno scenario ricchissimo. Sono entrato in IMPA per osservare il suo funzionamento profondo: volevo stare e stare a vedere questo grande organismo complesso che è IMPA senza pregiudizi, ma con curiosità e capacità di ascolto. Con la sensazione che la forma espressiva più onesta per raccontare una storia collettiva come quella di IMPA, che di fatto è la storia di un enorme contenitore (e delle esistenze che lo attraversano), sia quella dell’osservazione partecipante.
Il cinema diretto, i suoi strumenti, la capacità di stare a fianco delle persone che abitano IMPA è così stato il modo che mi ha guidato, con attenzione ed empatia, alla continua ricerca della giusta distanza. Questo è lo stile che ha pervaso tutto il percorso espressivo del film: raccontare attraverso la scrittura delle immagini, senza costruzioni precedenti, inseguendo l’utopia di creare il proprio film attraverso gli eventi che lo compongono. Per permettere allo spettatore di crearsi una propria lettura, un proprio personale percorso nel labirinto IMPA.
Un piccolo omaggio al grande cinema di Frederick Wiseman e Nicolas Philibert.
IMPA enamora.
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Il film è in distribuzione VoD su Distribuzioni dal Basso.
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SUL FILM
“Il ritratto della fabrica sin patron è molto accurato e vivo e soprattutto trova modalità filmiche perfette per rendere l’articolazione organizzativa delle attività.
Il lavoro sugli spazi – in sé e nella loro successione, con il gioco delle opposizioni ampio/angusto, luminoso/semibuio, attivo/abbandonato – è magnifico e anche i personaggi vengono tratteggiati con pudore nei loro elementi essenziali. Il risultato è preciso e allo stesso tempo alimentato dallo spirito vitale delle persone filmate.
Ma la cosa che mi piace di più è come hai saputo raccontare un’esperienza straordinaria, riconoscendogli importanza storica e politica oltre che umana, e al tempo stesso trasmettere un sentimento di palpabile malinconia.
Spesso nei discorsi spunta un significativo verbo al passato e tutto il respiro del montaggio è segnato da sequenze di macchinari ricoperti di polvere, di reparti abbandonati, di sezioni ridotte a disordinati magazzini.
Certo IMPA subisce attacchi d’ogni tipo, ma viene lasciato lo spazio per pensare al difficile rapporto tra politica, economia e società. E questo grazie non solo (o non tanto) a quanto c’è nelle immagini, ma soprattutto a quello che c’è tra le immagini.
Questo per me è cinema”.
Luca Mosso – Direttore FILMMAKER Festival Milano
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IL TOUR
Quella di IMPA è una storia che arriva da lontano ma che ha connessioni con la situazione contemporanea, che si presta molto bene a descrivere non solo il panorama argentino, ma anche quello nostrano, innescando una serie di riflessioni e discussioni portano il film anche fuori dai circuiti convenzionali.
Siamo persuasi che le operazioni di workers buyout siano ormai una realtà riconosciuta a livello nazionale in ambito produttivo e debbano trovare sempre maggiore spazio nei media e negli ambiti educativi. Le imprese rigenerate possono e devono diventare un fattore culturale, in questo paese. Una risposta alla crisi che ha caratteristiche diverse, nuove, concrete e reali.
Il tour che abbiamo progettato, pertanto, è un modo per diffondere questi temi, attraverso la proiezione in sala, destinata ad un pubblico generalista. La distribuzione nazionale ha portato il film sia nelle sale (luogo privilegiato, ovviamente) così come in spazi ‘sociali’ (come circoli, associazioni e altro ancora). L’elemento fondamentale che abbiamo cercato e che ancora stiamo cercando di mettere insieme è la comunità che potrebbe sostenere il film (e soprattutto la prospettiva che gli ruota intorno). Per noi è cruciale la possibilità di fare rete, coinvolgendo il circuito, le sale (e/o gli spazi), le realtà territoriali (su latinoamerica così come su wbo) per rendere possibile, sostenibile, ricca e molteplice questa progettazione in progress.
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LA TAPPE DEL FILM
- Milano / 40° Festival Cinematografico FILMMAKER → dicembre 2020 – ANTEPRIMA MONDIALE
- Torino / Cinema Massimo (in collaborazione con Il Piccolo Cinema) → 8 giugno 2021
- Torino / Bee Ozanam spazio comunale polivalente → 2 luglio 2021
- Sesto S. Giovanni (MI) / Labour Film Festival → 30 settembre 2021
- Savona / Cinema nuovofilmstudio → 24 novembre 2021 (doppia proiezione)
- Brescia / 14° Festival Cinematografico Premio Gavioli → 3 dicembre 2021 – MENZIONE SPECIALE
- Guangzhou / 18° Guangzhou International Documentary Film Festival → 6 dicembre 2021
- Arvand / 14* International Moving Film Festival → 27 dicembre 2021
- Genova / Club Amici del Cinema → 1 marzo 2022
- Genova / Cinema Nickelodeon → 1 marzo 2022
- Pinerolo (TO) / Cineforum Pinerolo → 9 marzo 2022 (doppia proiezione)
- Villar Perosa (TO) / Cinema delle Valli → 10-11 maggio 2022 (doppia proiezione)
- Cuneo / Cinema Lanteri → 6 giugno 2022
- Barge (CN) / Cinema Comunale → 22 giugno 2022
- Pinerolo (TO) / Cinema all’aperto → 1 settembre 2022
- Chieri (TO) / Cinema Arena Splendor → 4 settembre 2022
- Alessandria / Camera del Lavoro → 10 ottobre 2022
- Vercelli / Cinema Italia → 25 ottobre 2022
- Bologna / Visioni Urbane Film Festival → 1 dicembre 2022