Percorso multimediale sulla civiltà industriale savonese
Un’immersione fra immagini, suoni, filmati.
Dall’Archivio audiovisivo della memoria orale a un racconto museale in divenire.
Un progetto, una proposta alla città.
Memoria industriale, identità contemporanea.
A cura di Diego Scarponi, Laboratorio Audiovisivi Buster Keaton e gargagnànfilm
Con la collaborazione di Gabriele Mina e Associazione Culturale Geronimo Carbonò
Opere di Walter Morando | installazioni di Vittoria Carrieri
Con gli studenti del Corso di Scienze della Comunicazione – Università di Genova
Galarïa inscena un percorso multimediale nella civiltà industriale savonese in uno spazio profondamente legato alla storia della città. Dentro il Priamàr, nella galleria antiaerea: rifugio per gli operai dell’ILVA (confinante con la fortezza), durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
L’età del ferro e dell’acciaio, l’ILVA/ITALSIDER. In occasione della storica rassegna Sculture nella città, nel 1962 a Spoleto, una grande figura di acciaio di Alexander Calder fu realizzata dalle maestranze savonesi, coordinate dall’operaio Romano Mirengo. Si tratta del Teodelapio, scultura alta 18 metri e pesante trenta tonnellate, che domina la piazza della stazione di Spoleto. Una vicenda raccontata dalle fotografie di Ugo Mulas (stampa su forex da immagini fornite da Archivio Ugo Mulas) e dal catalogo della manifestazione (messo a disposizione dal comune di Spoleto), da un macchina scenica ispirata alla scultura di Calder, creata da Vittoria Carrieri, e dai filmati Acciaio a Spoleto, L’officina di David Smith, Sculture nella città (Cineteca Nazionale e Fondazione Ansaldo). Insieme le tracce della lotta e della memoria: i filmati Malatesta a Savona (1920, Archivio Libertario Milano), le immagini in Super8 del cineamatore Giorgio Preteni, partigiano e operaio, il corto Memoria fossile (di Diego Scarponi, 2014).
Il porto del carbone e dei camalli viene raccontato attraverso immagini e filmati degli anni ’50-’60: le riprese in Super8 di Angelino De Rosas e L’attesa, dalla Cineteca di Bologna. Dialogano con i dipinti e le sculture di Walter Morando, l’artista che più di tutti ha descritto – con le sue bitte e i suoi container – le forme e i colori della Savona industriale affacciata sul mare.
L’allestimento museale è associato a commenti sonori che combinano frammenti legati alla storia siderurgica locale (con la versione audio del documentario L’età del ferro, in cui si raccontano i 150 anni della storia dell’ILVA di Savona e una testimonianza di Luigi Pezza sulla galleria antiaerea) a quella del porto (letture in francese di Alexandra Almosnino e in italiano di Francesco Ceravolo di un estratto de La Vita Errante di Guy de Maupassant, diario di viaggio dello scrittore francese in cui descrive Savona e il suo porto attraverso efficaci coloriture ed impressioni).
Infine, lo spazio espositivo è corredato dalla presenza di una selezione dell’Archivio audiovisivo della memoria orale, patrimonio di interviste realizzate in questi anni dagli studenti del Laboratorio Audiovisivi Buster Keaton (Campus Universitario di Savona, coordinato da Diego Scarponi) con i protagonisti della stagione delle fabbriche savonesi (ITALSIDER, Ferrania 3M, porto di Savona, Piaggio, etc.).
Con il patrocinio di:
Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione – Università di Genova
Campus Universitario di Savona
CENS Centro Servizio per il polo universitario di Savona – Università di Genova
Con il contributo di:
Coop Liguria
Unione Industriali Savona
Fondazione De Mari
Si ringrazia:
Gli studenti del Corso di Scienze della Comunicazione Giulia Berberi, Francesca Criseo, Hanaa El Hachimy, Sara Papini, Laura Pasquarella, Chiara Pecollo, Claudio Pireddu, Roberta Serafini, Sege Tamo, Andrea Venturini, Michela Vernazza, Luigi Vicidomini
Lorenzo Martellacci
La Bottega di Mastro Geppetto Savona (cornici)
Fulvio Cerulli (noleggio materiali audiovideo)
CRAL Compagnia Unica Lavoratori Portuali Pippo Rebagliati Savona
Archivio Piccardo
Archivio Chionetti
Biblioteca Comunale Barrili Savona (cataloghi)
Archivio Ugo Mulas per le fotografie Ugo Mulas © tutti i diritti riservati
Studio Emaki Spoleto